La Banca del Mezzogiorno gestisce una pluralità di servizi, che la vedono coinvolta, per il comparto del credito, anche in modo diretto tramite la concessione di mutui e prestiti. Alcuni sono destinati a una cerchia ristretta, perché frutto di accordi specifici (come nel caso del mutuo dedicato ai dipendenti delle Poste frutto di un accordo risalente al 2013), ma sostanzialmente non ci sono limitazioni per quanto riguarda l’accesso alla clientela retail o privata, per le imprese, ed ovviamente con l’aggiunta della pubblica amministrazione.
Quello che manca di fatto è solo un’ampia scelta sulla tipologia dei prodotti scelti che, nel caso del mutuo, per i privati si riduce alla sola proposta del mutuo fondiario. Eccone le caratteristiche peculiari.
Il mutuo della Banca del mezzogiorno può essere richiesto solo per acquisto, costruzione e ristrutturazione e solo per questa ultima ipotesi esiste anche la modalità della surroga.
Anche per la durata le limitazioni sono stringenti: tra i 15 anni fino ad un massimo di 30 anni (20 anni nel caso del tasso fisso). Il tasso è fisso o variabile, con la possibilità di scegliere il variabile per la sola ipotesi di acquisto con indicizzazione al tasso Bce, mentre come percentuali di finanziabilità, che variano in funzione delle finalità di utilizzo, si arriva ad un Ltv dell’80% per acquisto o in caso di sostituzione, di ristrutturazione ed eventuale completamento.
In caso della sola ristrutturazione sono coperte anche il 100% delle spese certificate sostenute, ma che non superino il 40% del valore dell’immobile stesso.
La parte meno conveniente di questo mutuo è proprio quella legata alle spese accessorie, che prevedono: istruttoria dell’1% sull’importo di mutuo richiesto, perizia di 350 euro e spese di incasso rata di ben 5 euro l’una.
Esistono delle soluzioni che hanno evidentemente delle condizioni meno onerose, a partire, ad esempio, da quelle proposte da banche che seguono delle mission con contenuto “etico” (come Banca Etica). Pressoché assenti convenzioni che permetterebbero almeno di risparmiare sui costi accessori che, nel caso di questa banca (vista l’impossibilità di apertura di un conto corrente “convenzionato”), sono decisamente esagerate specialmente per la parte di incasso rid.