Per un certo periodo di tempo, prima dell’introduzione della Scia, chiunque volesse effettuare lavori di manutenzione straordinaria, era tenuto alla presentazione della Denuncia di Inizio Attività, più nota con il suo acronimo di Dia.
Con l’ingresso della Scia i casi in cui va presentata la Dia si è notevolmente ridotto, considerato che vanno a toccare lo stesso genere di attività che possono essere fatte sul proprio immobile, fermo restando che per la manutenzione ordinaria è rimasta l’assenza di questo tipo di domande.
Rimanendo solamente nell’ambito dell’edilizia residenziale, la principale differenza tra Dia e Scia si ha per il fatto che con la prima si comunicava al Comune l’intenzione di iniziare dei lavori di manutenzione straordinaria, senza iniziare contestualmente i lavori mentre con la Scia invece si ha la possibilità di iniziare immediatamente i lavori di ristrutturazione.
Tornando alla Dia, una volta presentata tutta la documentazione all’ente preposto (Ufficio Tecnico del comune in cui si trova l’immobile da sottoporre ai lavori), si dovevano aspettare 30 giorni, che era il tempo necessario a chi veniva posto a capo dei lavori di verifica per valutare l’ammissibilità dei lavori di costruzione o manutenzione indicati nella domanda stessa.
Ovviamente, ciò che è rimasto in entrambi i tipi di documenti, è la necessità di avvalersi della consulenza di un tecnico abilitato, oltre a dover indicare la ditta interpellata per l’esecuzione dei lavori stessi. Altra differenza invece significativa rispetto alla Scia è che con questa, al termine dei lavori, va fatta una semplice dichiarazione/comunicazione della fine dei lavori, mentre con la Dia si deve presentare anche il certificato di Collaudo.
La Dia non solo prevede un iter più lungo, ma è soggetta anche a costi maggiori rispetto alla Scia. Inoltre l’importo dovuto dipende anche dalla metratura dell’immobile oggetto dei lavori stessi (vedi anche Prestito per ristrutturare casa). Se in media una Scia costa circa 250 euro, indipendentemente dalla metratura, avendo carattere fisso, con la Dia troviamo un range di costi che va da una media di 400 euro a circa 1000 euro.
Sempre tenendo presente che ci sono delle differenze che vanno da un Comune ad un altro, la situazione, sempre in base a valori medi, per la Denuncia di Inizio Attività può essere (riferendosi a superfici lorde):
In più, rispetto al progetto presentato, se ci dovessero essere delle varianti ai lavori non essenziali, ci sono delle somme aggiuntive da pagare, calcolate in misura pari al 50% rispetto al costo del tipo di intervento.