I servizi utilizzabili in mobilità sono disponibili anche con l’Inps. Anzi, l’Istituto nazionale della previdenza sociale offre più applicazioni che sono specializzate per tipologia di ‘prestazione’ che si vuole monitorare o richiedere. Vediamo quali sono queste app, e quali sono i requisiti per poterle utilizzare.
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In senso assoluto tutti i servizi tramite app Inps sono utilizzabili solo se si verificano due condizioni base e cioè avere:
Le applicazioni dell’ente pensionistico sono compatibili sia con il sistema operativo Android che iOs. Ricordiamo che si tratta di app che si scaricano gratuitamente dal proprio store.
Non tutti gli smartphone possono risultare compatibili, per cui bisogna accertarsi di avere i requisiti minimi di sistema che specifichiamo di seguito:
Per scaricare le app si hanno due strade:
Se l’app non funziona allora si dovrà controllare la compatibilità del sistema operativo, se ci sono delle applicazioni che entrano in conflitto ed eventualmente disinstallare e reinstallare l’app da capo.
Come già accennato ciascuna applicazione ha delle funzioni specifiche. Quella che è dotata di una serie di servizi più ampi è la versione chiamata proprio App INPS Servizi Mobile. Questa applicazione permette di usufruire delle principali funzionalità del sito internet come consultare la propria posizione contributiva, oppure verificare la corrispondenza con l’Inps (ad esempio i verbali, o le comunicazioni che anticipano quelle inviate via posta), od ancora calcolare il codice Inps relativo al versamento F24.
Ci sono inoltre anche dei servizi più specifici tra cui quelli dedicati agli utenti ex-INPDAP oppure il servizio “Pagamenti Riscatti Ricongiunzione e Rendite” per il pagamento dei contributi in mobilità con l’uso del Pos Virtuale del gruppo bancario Intesa SanPaolo.
L’uso dell’app è valida anche per i datori di lavoro di collaboratori domestici che vogliono controllare il pagamento dei contributi ai propri dipendenti, oppure per usare il sistema di ricerca geolocalizzata, che aiuta a trovare i punti per i pagamenti appartenenti alle Reti Amiche più vicine (ad esempio per versare i contributi, per il riscatto della laurea oppure per acquistare o riscattare i Buoni Lavoro, ecc).
Sempre alla pari del sito ufficiale dell’Ente questa app serve anche per monitorare le richieste di disoccupazione (NASpl), o per ottenere la certificazione Unica, i cedolini della pensione, ecc.
Se si vuole avere un ventaglio più ristretto e specifico di servizi si possono allora scaricare le altre app tra cui:
N.B. Negli store è possibile trovare anche App con carattere solo informativo, che logicamente possono prevedere dei requisiti minimi (soprattutto per lo spazio necessario per l’installazione) inferiori soprattutto rispetto all’app INPS Servizi Mobile.
La prima cosa da fare è quella di avere il Pin di accesso, ma attenzione perché si usa lo stesso con il quale si accede ai servizi My Inps tramite Pc. Il Pin va inserito insieme al proprio codice fiscale (in alternativa si può fare l’autenticazione tramite codice Spid). Al primo avvio e accesso con l’app si assiste a un video tutorial orientativo. Questa clip si può saltare e non sarà riproposta (per poterla visionare in futuro si dovrà cliccare sulla funzione Tutorial).
Una volta superato il video ci si trova dentro a un’interfaccia molto simile a quella usata per il Pc, con un menù in alto per le varie tematiche, e uno laterale per i sottomenu di ogni sezione specifica. L’organizzazione dei menu non è identica per ogni utente, ma lo è per ‘tipologia’ di utente.
Tra le funzioni aggiunte nell’ultimo aggiornamento troviamo (Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 15 ottobre 2019: