Il problema del parcheggio in numerose città italiane (anche di medie dimensioni) ha trasformato il mercato di una semplice pertinenza, come quello di box e garage, in un settore interessante non solo per chi vuole investire, ma anche per coloro che vogliono uno spazio in cui parcheggiare senza stress e senza rischi di furti e danneggiamento del proprio veicolo.
E’ intuitivo capire che se si abita nei grandi centri, il valore del posto auto coperto, e di conseguenza il prezzo da affrontare per l’acquisto, potrebbe essere abbastanza elevato, e di conseguenza potrebbe anche essere necessario richiedere un mutuo per l’acquisto del box. Precisiamo subito che questa tipologia di finanziamento non deve essere necessariamente richiesto contestualmente a quello di acquisto di un immobile, ma può essere richiesto anche in una fase successiva. Tuttavia ci sono alcune limitazioni, e si devono verificare alcune condizioni, per poter godere delle agevolazioni fiscali.
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A una banca non interessa che si richieda un mutuo per box auto quale ‘pertinenza’ diretta di un’abitazione. Infatti il box potrà essere ubicato in qualsiasi parte della città, purché abbia i requisiti di utilizzo:
Ovviamente, alla pari di un’altra tipologia d’immobile, il prezzo di vendita dovrà essere valutato da un perito per definire la sussistenza delle percentuali finanziabili (anche in questo caso si applica l’LTV). Ribadiamo che non c’è un vero e proprio ‘limite’ temporale che condizioni la possibilità di acquisto tramite accensione di un mutuo.
Non è però detto, se si ha un mutuo di acquisto in corso, che la stessa banca erogante, preveda anche la possibilità di erogazione di un mutuo con finalità di acquisto di un box, od ancora potrebbe prevederlo solo se si tratta di un box pertinenziale. Quindi in senso generale non ci sono veri e propri limiti a livello formale o legislativo, ma poi fattivamente potrebbero essere imposti dalle politiche di credito applicate dalle differenti banche. L’unico modo di muoversi con tranquillità è quello di informarsi e farsi fare preventivi da parte di vari Istituti di credito.
Anche se un mutuo per acquisto box non rientra nella finalità ‘uso residenziale’ molto spesso le banche che prevedono questo tipo di possibilità, utilizzano i mutui di acquisto prima o seconda casa sfruttando il possesso di un immobile a cui ‘correlare’ il box stesso. Quindi come requisiti si dovrà:
Nel caso di un mutuo preso proprio per l’acquisto di un box, non collegato a un’abitazione, o non richiesto contestualmente, non è prevista la detrazione degli interessi passivi. Tuttavia ci sono delle forme di agevolazione che si applicano direttamente sul prezzo di acquisto o di rifacimento del box stesso. Queste agevolazioni consistono in una detrazione pari al 50% nei soli casi di:
In questo secondo caso le spese che possono essere portate in detrazione devono essere state sostenute esclusivamente per la realizzazione del box. Anche la documentazione che attesta la spesa sostenuta per la realizzazione del box o posto auto deve riferirsi solo ai costi imputabili alla realizzazione, tenendo a parte quelli accessori (che non sono mai agevolabili). Proprio per questo nel caso di acquisto da un costruttore devono essere dimostrate tramite apposita documentazione rilasciata da quest’ultimo. In aggiunta per accedere alle suddette detrazioni si devono verificare anche le seguenti condizioni:
Riassumendo, se per quanto riguarda il mutuo di acquisto di un box insieme all’abitazione non ci sono particolari accorgimenti o formalismi burocratici da rispettare, per la sola agevolazione riservata come detrazione sul prezzo di acquisto del solo box va fatta la specifica indicazione della sussistenza del vincolo pertinenziale in modo esplicito. Questo anche in caso di passaggio di proprietà con un solo atto notarile includendo anche le somme pagate prima del rogito.
N.B. I pagamenti devono essere dimostrati tramite bonifico bancario o postale!