Cosa sono le epoche di revisione e come impattano sul nostro mutuo? Leggi l’articolo seguente e scopri tutto a riguardo
Il mutuo a tasso variabile, nel suo naturale funzionamento, è caratterizzato dalle oscillazioni dei tassi, e di conseguenza dell’importo della rata da pagare. Tuttavia sia nel caso di un innalzamento che di un ribbassamento del tasso di interesse indicizzato al parametro di riferimento (tasso Bce o euribor), la variazione del tasso inciderà solamente sul debito residuo (ovvero quello ancora da rimborsare). In ogni caso non bisogna guardare alle variazioni dei tassi in modo generico, ma bisogna fare questi controlli nelle date che sono indicate come ‘epoche di revisione‘ nel contratto di mutuo.
Sia che come tasso di riferimento si sia scelto il tasso Bce che il tasso euribor, di norma accade che nel momento in cui viene comunicato o pubblicato un abbassamento dei tassi non si registra alcun effetto sulla rata (stesso discorso se i tassi salgono). Questo perché la variazione che incide sulla rata si verifica solo per la registrazione del tasso nel giorno che risulta come “epoca di revisione”. Le epoche di revisione che sono più vicine al giorno in cui la Bce si riunisce (il primo giovedì del mese) hanno maggiori probabilità di riportare immediatamente eventuali variazioni, un aspetto da dare per scontato se il tasso di indicizzazione è il tasso Bce, ma che invece può essere notevolmente edulcorato nel caso di indicizzazione all’euribor.
Il tasso Bce indica quale è il costo ufficiale del denaro, ma le banche negoziano gli acquisti sul denaro tra di loro, per cui non ci sarà mai una completa corrispondenza tra le variazioni del tasso euribor rispetto al tasso Bce. In più, maggiore tempo trascorre tra le decisioni della Bce e l’epoca di revisione (ad esempio verso la fine del mese) e minore potrebbe essere l’impatto di eventuali abbassamenti dei tassi stessi. Per questa ragione, anche prima di stipulare un contratto di mutuo è utile controllare che le epoche di revisione siano a inizio mese, metà oppure fine mese.
E’ possibile scegliere tra diverse tipologie di tasso euribor (con scadenza a 1 mese, 3 mesi o 6 mesi), per poi poterlo rimborsare anche con cadenze differenti (ad esempio in modo trimestrale o semestrale, ecc). E’ comunque sempre meglio scegliere mutui che abbiano corrispondenza tra il tasso euribor e la scadenza delle rate (euribor a 1 mese con pagamenti mensili, ecc).