In un Paese ricco di storia come l’Italia, il numero di comuni nei quali le abitazioni hanno un vincolo paesaggistico è molto alto. Ma dato che per poter effettuare dei lavori di ristrutturazione o delle piccole modifiche, si deve avere l’autorizzazione paesaggistica, per non andare incontro a pesanti sanzioni, è bene informarsi presso il proprio comune sui costi e sulla modulistica da utilizzare nello specifico al fine di essere autorizzati (vedi anche Tasse vendita casa). Inoltre bisogna anche vedere se si rientra nella possibilità di richiedere l’autorizzazione paesaggistica semplificata, che in molti casi costa meno di quella ordinaria (vedi anche Accatastamento).
Se si vive in un grande comune (come Roma e Milano o in alcune regioni come Lazio o Toscana) molto spesso si potrà scaricare il modulo per fare domanda di rilascio dell’autorizzazione direttamente online, con anche le informazioni principali.
Nei comuni più piccoli si dovrà andare nell’ufficio tecnico o simile. Una volta ottenuto il modulo, oltre alla sua compilazione, si dovranno sostenere dei costi che sono:
Una volta che si è in possesso dell’autorizzazione paesaggistica si hanno 5 anni per ultimare i lavori (vale per quella ordinaria semplificata e in sanatoria). Tuttavia per l’inizio dei lavori si deve richiedere all’ufficio tecnico, per evitare problemi.
Una volta presentata la domanda ci sono dei tempi tecnici legati alla valutazione della stessa e cioè:
Attenzione: la tempistica può comunque prolungarsi se vengono richiesti ulteriori documenti, modifiche alla presentazione di progetti dell’esecuzione dei lavori, ecc.