Il trend rialzista degli spread che si era invertito sul finire del 2013 non accenna a voler cambiare nuovamente rotta. Una scelta non casuale da parte delle banche che hanno visto, soprattutto nelle politiche monetarie, prendere sempre più corpo una costante disincentivazione sull’orientamento ad altre forme di guadagno, tornando quindi sul mercato dei finanziamenti.
Una maggiore offerta dei mutui inevitabilmente avrebbe portato ad una riduzione degli spread, e così è stato, anche se per poter usufruire degli sconti maggiori bisognerà attendere ancora qualche mese. Infatti le principali banche non hanno ancora tutte reso note le proprie strategie in materia di mutui, apportando poche modifiche e sconti marginali, in attesa probabilmente di un consolidamento delle tendenze che stanno ridando un po di fiato al mercato immobiliare.
Con molta probabilità si daranno appuntamento alla fine dell’estate, o al massimo all’inizio dell’autunno, per non rischiare di concentrarsi su un tipo di offerta ormai passato.
Una fetta ancora non troppo corposa di banche ha comunque cominciato a proporre promozioni, per lo più di carattere temporale (legate ad un mese o al massimo entro la fine di quest’anno), concentrandosi soprattutto sullo spread, più volte finito sul banco degli imputati a causa di rincari che lo avevano portato, in media, a soglie pari o superiori al doppio di quello applicato nel periodo che ha preceduto la crisi.
Effettivamente ci sono delle promozioni valide, dato che gli spread, pur restando lontani da quelli di qualche anno fa, sono medi e comunque compensati dall’abbassamento dei tassi di interesse, che dovrebbero restare così ancora per un lungo lasso temporale. Insomma ci dovrebbe essere tutto il tempo sufficiente per rivedere le condizioni tra qualche anno, quando l’offerta del mercato dei mutui e conseguentemente quella degli spread dovrebbe essersi stabilizzata.
Ovviamente bisogna fare sempre attenzione a quelle proposte che solo per un periodo limitato prevedono l’applicazione di spread molto bassi (con conseguente aumento elevato e repentino degli stessi), dato che tra qualche anno la normativa che consente la surroga potrebbe essere rivista e resa ancora più complicata. Quindi perseguire un elevato risparmio oggi, con la “possibilità”, tra l’altro affatto certa, di surrogare il mutuo per scavallare l’applicazione degli spread maggiorati, rischia di concludersi in una vera e propria trappola economicamente pesante.