La figura del broker per i mutui, noto anche con il nome di mediatore creditizio è stata regolamentata in Italia in modo puntuale e ben definito solo da qualche anno, al fine di tutelare maggiormente i consumatori. Si tratta di una figura professionale il cui intervento conduce inevitabilmente alla necessità di dover sborsare delle provvigioni aggiuntive con un appesantimento dei costi complessivi del mutuo che già in partenza tendono ad essere elevati (parcella del notaio, costi di istruttoria, spese accessorie).
Ogni pratica di mutuo è una storia a sé, perché ci sono tanti passaggi che determineranno la possibilità di vedere la propria pratica accettata o rifiutata. In alcuni casi, senza l’aiuto di un vero esperto (o anche semplicemente di una persona che conosce l’ambiente, la politica di credito delle banche e quindi il loro grado di flessibilità o di rigidità), riuscire ad ottenere il semaforo verde sulla richiesta potrebbe risultare molto difficile se non addirittura ‘impossibile’.
Non è detto che si debba necessariamente aver bisogno della consulenza di un mediatore o intermediario, ma bisogna sicuramente valutare con attenzione se il valore aggiunto che si ottiene con l’intervento del broker specializzato sui mutui può fare o meno la differenza.
Partiamo dal presupposto che l’intervento di un broker andrebbe eventualmente proposto (per esempio dall’agenzia che segue la pratica, ecc) ma non dovrebbe mai essere imposto da parte dell’istituto di credito. Chiunque deve considerarsi libero di poter decidere se seguire la pratica in prima persona oppure no.
Fatta questa doverosa premessa, la figura del broker mutui può tornare utile nei seguenti casi:
Un valido broker può contare su una buona conoscenza delle banche che operano nella zona in cui lavora (in città come Milano, Varese, Roma, Torino ovviamente si può approfittare di maggiore scelta, ma in centri più piccoli il minor numero di alternative si compensa con conoscenze più approfondite e strette con il personale delle banche). Non solo, i mediatori creditizi godono di una rete di rapporti strutturati in modo tale da garantire una diversificazione dell’offerta in funzione delle differenti necessità.
Una volta individuato il problema che rende difficoltosa una richiesta di mutuo, il broker potrà riorganizzare la documentazione (vedi anche Documenti per mutuo), consigliare l’importo effettivamente richiedibile e soprattutto rivolgersi alla banca che segue una politica di credito che nel caso specifico aumenta le possibilità di ottenere la somma richiesta. A tutto ciò si aggiunge una presenza costante che dovrebbe pungolare il personale della banca fino al momento in cui ci si ritrova davanti al notaio (vedi anche Perizia e stima notarile).
I broker di maggiore esperienza, che hanno dimostrato una certa professionalità e che dispongono di una vasta clientela, riescono spesso a negoziare con le banche anche sui tassi. Ciò significa che rivolgendosi a loro si potrebbero ottenere spread ridotti.
Si potrebbe obiettare che in ogni modo questo vantaggio non si ottiene gratis, perché ci sono le commissioni da pagare al broker stesso per il mutuo ottenuto con il suo intervento. E’ però da considerare che lo spread produce effetti nel corso di decenni ed il calcolo degli interessi è composto, per cui il risparmio nel tempo supera quasi sempre la spesa che si deve sostenere nell’immediato.
Se non si dispone di un buon merito creditizio si riducono le possibilità di ottenere un mutuo, perché inevitabilmente si viene considerati poco affidabili nei rimborsi. Tuttavia le banche valutano questo dato con un grado di elasticità molto differente: alcune non accettano più di un paio di disguidi, altre possono tollerarne ad esempio fino a sei. Solo un valido broker con esperienza, che conosce quindi molto bene il mercato e le politiche di credito, può indirizzare il cliente verso la banca più ‘tollerante’ sulla mancanza che ha indebolito il nostro merito creditizio.
La professionalità e la correttezza sono i primi requisiti. Un broker professionale proporrà un contratto dove è chiaramente indicata la percentuale prevista per il suo intervento e non richiederà mai alcun anticipo o somma sottobanco. Il mediatore, inoltre, dovrà subito precisare il momento in cui si dovranno pagare le provvigioni, che non dovrebbe anticipare il momento in cui la banca è pronta a staccare l’assegno. Infine, una volta effettuato il pagamento, dovrà rilasciare regolare ricevuta fiscale, necessaria anche per poter portare eventualmente in detrazione la somma che spetta (fino a 1000 euro).
Attenzione: un mediatore non può mai dare la certezza, al 100% che la pratica del mutuo vada a buon fine. In quest’ottica bisogna stare attenti a quelle persone che fanno questo genere di promesse. Inoltre il broker deve operare sempre nella massima trasparenza, comunicando ai clienti a che punto si trova la pratica, che tipo di attività ha svolto fino a quel momento e quali proporrà in futuro (non si tratta di obblighi, ma di elementi che possono dare indizi più o meno chiari sulla professionalità del broker).
Per mettersi al riparo da eventuali rischi è essenziale rivolgersi a figure iscritte all’apposito albo che è gestito dall’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. L’OAM esercita anche una funzione di controllo sia sui requisiti necessari ad esercitare il servizio che sul corretto svolgimento delle attività stessa (da un punto di vista legislativo ed amministrativo).