La permanenza di un immobile pignorato, per tempi biblici, sugli elenchi dei tribunali, con la lievitazione dei costi ed i danni economici per tutte le parti interessate, hanno spinto il legislatore ad apportare alcune modifiche alla procedura di vendita all’incanto.
Tra queste variazioni la prima fra tutte è stata rappresentata dalla creazione della figura del “custode” degli immobili da mettere all’asta, mentre la più importante è, forse, da considerare la possibilità di poter richiedere anche un mutuo per acquistare casa all’asta.
Grazie ad un accordo tra Tribunali ed Abi, oggi la maggior parte delle banche, di grandi o medie dimensioni, ha stipulato convenzioni con i Tribunali competenti a livello territoriale, per agevolare le vendite alle aste giudiziarie, anche tramite richiesta di un mutuo.
Coloro che vogliono acquistare casa all’asta, ma non hanno l’intera somma disponibile, devono rivolgersi in via anticipata agli istituti di credito i cui elenchi sono reperibili presso le stesse cancellerie, e valutare le possibili proposte.
In genere si hanno due possibilità: acquisto con mutuo contestuale oppure il pre-finanziamento. Con il primo (mutuo contestuale con asta giudiziaria) la banca eroga il mutuo con contestuale iscrizione di ipoteca con il decreto di assegnazione dell’immobile. Invece nel pre-finanziamento la banca eroga il mutuo, ma la somma viene trattenuta dal tribunale fino a quando non verrà perfezionata l’iscrizione di ipoteca sull’immobile trasferito con decreto.
Sostanzialmente non ci sono grandi differenze, dato che si applicano le stesse condizioni economiche (con uno sconto sul periodo perché fa fede la perizia del tribunale) previste per i mutui tradizionali.
Le principali particolarità dei mutui per acquistare case all’asta sono invece: i tempi di istruttoria (limitati ad un mese per rispettare le esigenze dei tribunali con i mutui per aste giudiziarie) e la richiesta ricorrente della stipula di un preliminare di mutuo fatto in via preventiva, ma condizionato dall’esito dell’asta stessa (con risoluzione automatica se l’immobile non viene aggiudicato dal mutuatario).
Il tribunale ha interesse ad assegnare l’immobile pignorato al massimo prezzo ottenibile, motivo per cui si procede alla vendita all’incanto. Coloro che sono interessati all’immobile presentano la loro proposta (con consegna della caparra in cancelleria), ed anche qualora ci fosse il parere positivo della banca per il pagamento della somma rimanente tramite mutuo, il giudice privilegerà la proposta con maggiore prezzo ed adeguate garanzie.