La possibilità di poter accorciare la durata del mutuo, oppure di ridurre l’importo delle rate abbattendo il ‘monte capitale’ è contemplata dagli stessi contratti. Si tratta di un diritto che può essere esercitato dal mutuatario sia in modo parziale che totale ma che presuppone il possesso di due cose e cioè: il conteggio estintivo del mutuo e la logica disponibilità dei fondi necessari per poter realizzare uno dei due obiettivi suddetti. Il conteggio estintivo del mutuo costituisce anche uno dei presupposti necessari per poter procedere alla sostituzione e alla surroga del mutuo.
La banca usa dei programmi, per effettuare il calcolo estintivo, praticamente uguali ai tool che si trovano gratis online atti a fare delle simulazioni indipendenti sull’importo di mutuo ancora da restituire (ed il relativo risparmio di interessi che si riesce ad ottenere). Ciò nonostante gli istituti di credito pongono alcune limitazioni legate ad esempio alla tempistica di riferimento (soprattutto nel caso del mutuo a tasso variabile), spingendo verso delle date piuttosto che altre.
La tempistica per ottenere il documento ufficiale, da presentare ad un’altra banca per procedere con il mutuo di surroga o per sostituire il mutuo precedente, varia da qualche giorno ad una settimana. Nel caso in cui invece si voglia procedere alle estinzioni anticipate parziali, il conteggio estintivo non è obbligatorio, ma comunque sempre consigliato.
Ogni banca segue dei criteri propri, per cui bisogna attenersi alle indicazioni specifiche normalmente indicate all’interno dello stesso contratto. Quindi si possono avere delle istruzioni differenti, a seconda che si abbia un mutuo con Barclays, Unicredit, o Bnl (che sono anche tra le banche che mettono a disposizione un po tutti i canali, dalla e-mail alla raccomandata). Qualche difficoltà in più si può incontrare nel caso di mutui erogati non dagli istituti di credito, ma da fondi particolari come nel caso di Inpdap, dove sono gli stessi referenti territoriali, atti all’erogazione, che si occupano anche delle fasi di estinzione. E’ comunque consigliato scaricare o farsi dare i moduli prestampati, da compilare, per evitare contrattempi nelle fasi successive, legate all’estinzione vera e propria.
Il documento riporta il capitale residuo che è ancora da restituire alla banca, l’applicazione dell’eventuale penale di estinzione, e quindi il calcolo totale della somma da restituire alla banca per poter considerare il finanziamento concluso (nel caso in cui si voglia procedere all’estinzione totale). Nel caso dell’estinzione parziale, si dovrà richiedere il ricalcolo del piano di ammortamento, che sarà diverso a seconda che si scelga la riduzione della durata ed il mantenimento dello stesso importo della rata, oppure la riduzione di quest’ultima lasciando invariata la durata del rimborso.