I dietimi attivi sono la “porzione” o ratei di interesse che maturano su un capitale, in un periodo che va dalla data di stipula del contratto a quella di liquidazione degli importi maturati, con riferimento ad una durata inferiore. I dietimi infatti possono essere attivi (se maturano su titoli di Stato, obbligazioni, fondi, ecc, che prevedono la liquidazione periodica di cedole o distribuzione di interessi creditori), oppure passivi, come nel caso del mutuo, e sono calcolati dalla banca soprattutto del caso di estinzione totale anticipata (per quella parziale generalmente la banca fa procedere al pagamento in coincidenza con la scadenza di una delle rate di rimborso).
Nel momento in cui si decide di estinguere anticipatamente, ovvero prima della sua scadenza naturale, un contratto di mutuo, la banca provvederà al calcolo del conteggio estintivo. Questo dovrà indicare il capitale residuo che deve essere ancora rimborsato, l’eventuale parte degli interessi dovuti alla penale di estinzione (a seconda della percentuale ormai prevista dal decreto Bersani) che devono essere calcolati sul solo capitale, e la quota appunto di dietimi maturati.
Mentre per l’estinzione parziale del mutuo,come detto, la banca ha facoltà di imporre che il pagamento e il calcolo delle nuove rate (o nuova durata) per il piano di ammortamento, venga fatta coincidere con la scadenza di una rata, in quanto il contratto di mutuo continua ad esistere, per l’estinzione totale anticipata ciò causerebbe un pregiudizio ed un danno economico per il mutuatario.
Tuttavia accade abbastanza di rado che il rimborso venga fatto proprio allo scadere della rata, perché ogni giorno di attesa porta ad un esborso considerevole. Quindi la banca è tenuta al calcolo degli interessi passivi giornalieri maturati, ovvero i dietimi, contando i giorni che partono da quello successivo a quello in cui è stato fatto il pagamento della rata precedente, e quello in cui viene effettuato il rimborso anticipato, applicando su di essi gli interessi di mutuo passivi giornalieri (dividendo il tasso annuale per 365 giorni).
La formula è semplice, dato che si divide il tasso annuale X/365 e il risultato ottenuto Y si moltiplica per N (i giorni in cui il mutuo è ancora in essere, dato dalla differenza tra la data di scadenza e quella di rimborso). Quindi la formula diventa Y x N. Un dietimo corrisponde ad un giorno di interessi passivi, in termini assoluti e reali, e non in percentuale.