Il microcredito è assimilabile, sotto molti aspetti al prestito d’onore, soprattutto per il fatto che possono usufruirne anche persone che altrimenti non avrebbero accesso al sistema dei finanziamenti perché prive dei requisiti reddituali, personali, e lavorativi necessari per poter offrire delle garanzie sufficienti per l’ottenimento delle somme finanziate.
L’iter che caratterizza le fasi di accesso, valutazione ed erogazione sono invece molto differenti tra microcredito e prestito d’onore, così come il fatto che il primo può essere richiesto anche per necessità di carattere sociale (come l’assistenza di persone bisognose, soprattutto nella forma del microcredito per donne, che si va ad aggiungere a quello per l’imprenditoria femminile). Va comunque fatto notare che le due forme di finanziamento possono anche coesistere.
Per prima cosa bisogna individuare l’interlocutore, che nella maggior parte dei casi avrà rilevanza a livello Regionale (presso i vari uffici di sviluppo). Quindi bisognerà creare un contatto, così da iniziare l’iter, con la specificazione delle ragioni per le quali si fa richiesta di accesso al microcredito, e conseguente presentazione del “progetto” da finanziare.
L’ufficio preposto fa un veloce esame di fattibilità, quindi attiva una procedura di tutoraggio e formazione. Se il progetto ottiene un giudizio di fattibilità positivo, allora ci si deve rivolgere all’ istituto di credito convenzionato (il contatto avviene normalmente sempre tramite l’ufficio preposto), ottenendo la somma giudicata congrua per lo ‘sviluppo del progetto’, logicamente all’interno della somma massima che caratterizza questa forma di credito (fissata in 25 mila euro, ma i programmi che mettono a disposizione le forme di microcredito possono stabilire anche somme massime inferiori).
Gli uffici preposti non possono erogare direttamente le somme, fungendo comunque da garanti. Le condizioni dei tassi sono agevolate rispetto al mercato bancario normale, ma non si tratta di finanziamenti a fondo perduto. Agevolate sono di norma anche le modalità di rimborso ed, in caso di mancato rispetto del piano di rientro, la banca erogatrice informerà l’ufficio preposto per attivare le procedure di controllo atte a far proseguire il piano di rientro del debito.
Tranne che nella forma del prestito d’onore a studenti (che funziona in modo più simile al microcredito) il prestito d’onore viene erogato tramite bandi di concorso. Le sue somme sono piuttosto elevate e possono essere previste anche delle forme di prestito a fondo perduto (in misura però nettamente inferiore al 50%).