La globalizzazione dei mercati, che in alcuni provoca scenari positivi legati all’esistenza di opportunità, in altri incute timore e disagio. Per alcuni comparti è invece avvenuta in modo quasi naturale, come quello dei servizi e prodotti finanziari.
Spesso si sente parlare, ad esempio, della maggiore convenienza dei mutui stranieri, grazie all’applicazione di spread minori rispetto alla media italiana, ma sono in pochi coloro che associano alcuni nomi di banche europee alla loro offerta già attiva in Italia, come la Barclays, la Deutsche Bank, la Bnl e la Cariparma. Tra queste, le prime tre in termini di convenienza, sono la banca tedesca e le due francesi.
Cariparma, di proprietà della Credit Agricole, Bnl, del gruppo della Bnp Paribas, e Deutsche Bank hanno conquistato una fetta consistente di mutuatari sia nei rispettivi Paesi che in Italia, grazie a politiche di credito che si sono concentrate su spread più bassi rispetto a quelli applicati dalla media delle banche concorrenti.
Ovviamente c’è un “però”, dato che nei rispettivi Paesi, a causa del livello di spread in generale minori, gli stessi istituti di credito hanno finito con l’applicare percentuali ulteriormente inferiori rispetto a quelle adottate sui mutui in Italia.
In ogni caso coloro che hanno voluto tentare la via del risparmio, concentrandosi soprattutto sullo spread, hanno centrato il loro obiettivo, considerato che:
Non è detto che però gli spread più bassi costituiscono sempre un vantaggio, dato che tutte e tre queste banche prevedono l’applicazione di costi fissi ricorrenti, che vanno dalle spese di incasso rid piuttosto che per l’invio di comunicazioni, ecc.
Le banche tendono ad uniformarsi all’offerta media di un mercato, così come avviene, tranne nelle fasi di ingresso, per qualsiasi altra tipologia di settore. Tuttavia se si spingerà verso una vera forma di liberalizzazione, un bacino di utenza maggiore, come quello europeo, potrebbe portare ad un vantaggio reale anche per gli italiani, costretti ancora a sostenere costi medi più elevati rispetto alla maggioranza dei Paesi europei.