Quando si è alla ricerca di un mutuo bisogna considerare anche i limiti che sono imposti dalle differenti banche come, ad esempio, l’importo minimo che può essere richiesto in base alle durate che interessano e soprattutto alle finalità ammesse per quel tipo di prodotto.
In generale, anche se non mancano le eccezioni, i 50000 euro rappresentano una somma che può essere richiesta per differenti finalità e cioè:
In più si tratta anche della somma minima che la maggioranza delle banche accetta di finanziarie per i mutui surroga. Per questo importo non troviamo neppure molte restrizioni sulle durate, soprattutto se ci si orienta su quelle medio/brevi, come ad esempio i 10 e i 15 anni (sotto i 10 anni si possono incontrare molti più limiti di accessibilità).
Fatte queste doverose precisazioni di carattere generale, quali parametri utilizzare nella scelta di un mutuo di 50000 euro? Vediamoli assieme.
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In realtà questi due ‘primi’ parametri sono strettamente legati tra loro, in quanto la durata può essere condizionata dal tasso (con delle rate che risulteranno quindi più o meno sopportabili, nell’orizzonte di tempo preferito o obbligato dagli altri elementi che influiscono), e ciò incide notevolmente sull’onerosità che l’intera operazione di finanziamento avrà alla scadenza.
In quest’ottica, quando ci si trova a scegliere tra una rata più comoda da rimborsare e una durata maggiore, oppure rate più elevate (ma comunque accettabili) e una durata più breve, bisognerebbe sempre preferire questa seconda ipotesi. Nel caso particolare dei cinquantamila euro si tratta di un importo che può essere abbastanza tollerato dalla maggioranza delle tipologie di mutuatari, per durate fino a 10 anni, e comunque non si dovrebbe mai eccedere i 15 anni (al massimo 20).
In caso contrario si rischia di far lievitare il monte interessi in un modo che non è giustificato dalle altre condizioni. Tuttavia bisogna sempre fare queste considerazioni subordinandole al criterio della sostenibilità delle rate, perché puntare a risparmiare interessi passivi senza riuscire a rimborsare le rate, è una scelta molto sbagliata. Una strada che purtroppo viene spesso intrapresa sperando in un miglioramento della situazione economica nel futuro. Di contro se non ci sono le premesse già certe per la realizzazione di questa prospettiva si va incontro a problemi molto gravi.
Una volta compreso questo, cercando di comprimere il piano di ammortamento entro l’orizzonte decennale, ci si deve orientare per la scelta tra tasso fisso o variabile. Per decidere l’alternativa giusta bisogna in primis considerare la situazione dei tassi a livello globale. Se si ha un tasso fisso particolarmente basso questa può essere la scelta migliore come nel caso della situazione attuale (2020), mentre in altri periodi si può puntare ad un variabile.
Quest’ultimo infatti per durate più lunghe generalmente permette di ottenere un peso complessivo degli interessi minori rispetto a un tasso fisso. In caso di indecisione o di condizioni dei tassi in evoluzione è anche possibile valutare un mutuo con opzione (vedi anche Mutuo strutturato), che permette di seguire le variazioni dei tassi potendo cambiare tipologia in base a quanto previsto dal contratto di mutuo stesso (quindi alle scadenze indicate). E’ da sottolineare che di partenza questa tipologia di finanziamento normalmente sconta interessi un poco più alti rispetto al variabile ed al fisso.
Nell’ultimo decennio circa il panorama del mercato dei mutui e l’andamento dei tassi ha superato le varie previsioni che erano state fatte dagli esperti. Questo è accaduto perché si sono verificate situazioni che non avevano precedenti (le previsioni si fondano infatti sui dati storici). Quindi nella situazione attuale bisogna diffidare di quanti danno indicazioni quasi certe su ciò che accadrà nei prossimi anni, perché continuiamo a vivere in situazioni straordinarie (vedi anche la pandemia di Covid-19).
Al di là delle opinioni che si possono trovare in giro quindi, rimangono poche regole che sono inattaccabili anche da momenti eccezionali e che riassumiamo di seguito: