Che mutuo massimo si può ottenere con una busta paga da 1000 euro? Questa è una domanda che viene rivolta spesso dagli utenti, per cui abbiamo deciso di fornire una risposta ampia, che vada ad abbracciare le differenti casistiche.
Per prima cosa dobbiamo fare una premessa sull’importo da considerare ai fini del calcolo, dovendo considerare l’importo ‘netto’ non solo dalle trattenute riportate sulla busta paga, ma anche da altri impieghi già noti. Questo significa che se abbiamo qualcuno a carico dobbiamo considerare l’importo decurtato di almeno un 10% per ciascuna persona e dobbiamo anche togliere importi di rate già in corso, bollette, ecc.
In conclusione non bisogna farsi ingannare dall’importo netto risultante dal cedolino mensile, perché l’importo che normalmente va a considerare una banca è in realtà quello che rimane spendibile. Per capire meglio questi aspetti consideriamo di avere una persona a carico e di avere un impegno costante mensile già definito di circa 150 euro al mese.
Quindi di fatto nonostante una busta paga di mille euro l’importo da considerare ai fini del mutuo sarà pari a:
Quando andremo a usare un calcolatore, a fare una simulazione o impiegare un calcola rata per il mutuo dovremo quindi inserire 750 o 800 euro al massimo, per evitare di rimanere delusi in fase di richiesta. Questo a meno di avere un coobbligato o un garante da inserire nella pratica se necessario.
La ricerca della casa dei sogni può costringerci ad avere un piano di riserva nel caso in cui la banca dovesse chiederci ulteriori garanzie, perché la nostra busta paga non è sufficiente all’importo che dobbiamo chiedere. Tuttavia bisogna saper distinguere tra la figura del coobbligato e quella del garante, in quanto il primo dovrà essere anche intestatario dell’immobile e il secondo non lo sarà, ma entrambi avranno un peso di garanzia nei confronti dell’ipoteca, il che potrà limitare la richiesta di un eventuale surroga in futuro.
Prendiamo in considerazione una busta paga di 1000 euro, per la quale non abbiamo altre trattenute, per capire come calcolare la somma massima ottenibile.
Le banche in genere sono disposte a finanziare importi da rimborsare con rate che non superino il terzo dello stipendio netto (ma sarebbe più corretto dire lo stipendio al netto di imposte e altri impieghi come finanziamenti, persone a carico). Quindi su 1000 euro parliamo di una rata di circa 330 euro. Si tratta di una regola di massima, che le banche possono derogare, offrendo anche importi maggiori che possono arrivare fino al 40% circa del rapporto rata reddito (quindi nel nostro caso potremmo arrivare ad una una rata di circa 400 euro).
Per capire ancora meglio andiamo a fare una simulazione con il nostro tool, per un importo di circa 100 mila euro, da restituire in 30 anni, con un tasso fisso al 2% che rappresenta una via di mezzo tra un tasso variabile e un fisso che si può trovare in questo periodo (2020). La situazione che ci si presenta è la seguente:
Come si può vedere la rata simulata è compresa tra il 33% e il 40% circa, per cui con 1000 euro di stipendio ci sono speranze di ottenere un mutuo di circa 100 mila euro. Tuttavia dobbiamo considerare che nella maggioranza dei casi dovremmo avere anche una certa liquidità, pari a circa il 20% del prezzo di acquisto, più la somma necessaria ad affrontare le spese notarili, le imposte, le tasse ed eventuali costi di agenzia. Quindi un mutuo di 100 mila euro non corrisponde all’acquisto di una casa di circa 100 mila euro.
A questo punto però dobbiamo fare una considerazione sia sulla sostenibilità della rata che sul tipo di tasso da scegliere.
Approfondimento: Spese mutuo.
Anche in questo caso partiamo da un concetto fondamentale: anche se oggi abbiamo una busta paga di circa 1000 euro che ci garantisce un certo tenore di vita e ci permette di definire il budget che possiamo destinare al pagamento della rata attualmente, in futuro le cose potrebbero cambiare, sia in positivo che in negativo. Si potranno infatti verificare (molto probabilmente) due situazioni:
Aumentando le spese future dobbiamo assicurarci oggi di avere una rata sostenibile senza sforzi fin da subito. Quindi, cercare una banca che è disposta a ‘concederci’ una rata maggiore per avere un importo più alto rischia di portarci in futuro a non poter più onorare l’impegno delle rate del mutuo. Questo errore si commette spesso quando si aumenta l’importo del mutuo inserendo un garante, ma se da una parte la banca si sente tutelata, personalmente si dovranno affrontare tante rinunce per riuscire a pagare le rate e non rischiare di vedere la propria abitazione all’asta e la reputazione creditizia rovinata.
Invece le prospettive di aumento dello stipendio possono essere utili per decidere il tasso di interesse. Se abbiamo la prospettiva di un aumento crescente delle entrate (non sperate o presunte ma certe) allora possiamo partire con un tasso variabile che oggi ci garantisce una rata più bassa e in futuro gli eventuali aumenti saranno affrontati grazie all’aumento dello stipendio. Se non abbiamo questa prospettiva allora è meglio andare sul sicuro e orientarci su un tasso fisso pagando un po’ di più ma senza vivere con l’ansia di dover fare i conti con una rata che sfugge al nostro controllo.
Queste valutazioni vanno fatte anche considerando il momento del mercato dei tassi di interesse e la durata del mutuo che vogliamo chiedere, considerando che grazie alla surroga potremo modificare il tasso in futuro, quando magari la nostra situazione personale sarà più definita.