Unicredit con il suo Mutuo Contante riaccende l’interesse sul più classico dei mutui non destinati all’acquisto di un immobile, ma delegato al foraggiamento di nuova liquidità, Rispetto alla maggior parte dei mutui con le stesse finalità, proposti dalle banche concorrenti, questo garantisce un livello di copertura più elevato, riguardo soprattutto le percentuali normalmente applicate, abbassando nel contempo i livelli oggettivi di accesso. Tuttavia rimane la questione dell’ipoteca (vedi anche Spese cancellazione ipoteca), che deve essere necessariamente di primo grado (come richiesto comunque dalle politiche di credito della larga maggioranza delle altre banche).
La somma massima che può essere finanziata ai privati, proprietari di un immobile è di 500 mila euro, il che rappresenta una delle cifre più elevate che possono essere ottenute. Anche la percentuale di copertura del valore dell’immobile da porre come garanzia del prestito esce un po fuori dalla media: 80% contro il 50% della maggioranza delle altre banche (vedi Condizioni mutuo Unicredit).
Sulla scelta dei tassi invece si ha piena libertà, potendo scegliere tra tasso fisso o tasso variabile, in relazione alle proprie valutazioni o preferenze, oltre che dalla durata. Infine c’è la durata stessa, che va da un minimo di 5 anni, e può protrarsi fino a 10 anni, 15 anni e 20 anni, costituendo anche in questo caso una condizione abbastanza fuori dalla norma (la media è di 10 anni).
Il vero limite è rappresentato dall’ipoteca, poiché Unicredit accetta solo ipoteche di primo grado, il che significa che l’immobile da usare come garanzia deve essere libero da gravami o qualsiasi altra ipoteca.
Trattandosi di un mutuo di liquidità lo spread applicato sarà discretamente più elevato rispetto a quello applicato su un mutuo con altre finalità. Lo spread di partenza è di 4,5 punti base, che tuttavia rimangono fissi indipendentemente dalla durata scelta. Non ci sono costi di gestione pratica o di incasso rid (per queste solo se si ha l’addebito su un conto unicredit), mentre le spese di istruttoria sono pari all’1% del valore richiesto (comprese comunque tra 750 e 1300 euro).
Non trattandosi di un mutuo di acquisto (vedi anche Mutuo d’acquisto seconda casa), pur essendo ipotecario, in quanto assimilabile ad un prestito personale, è prevista la penale di estinzione anticipata che è pari al 2% per il tasso variabile e al 3% per il tasso fisso.