Buongiorno,
ho un mutuo tasso variabile puro al 1,50 % + indicizzazione all’euribor a 3 mesi con Banca Unicredit, rinegoziato ad ottobre 2015, su un importo residuo di 70.000,00 euro per una durata rimanente di circa 9 anni. Ora la stessa Banca Unicredit offre un tasso fisso al 1,50% e vorrei tentare la rinegoziazione finale del mio mutuo, potendo usufruire dello stesso interesse, ma questa volta fisso. Conviene?
Nella rata mensile di circa 660,00 euro a tasso euribor a 3 mesi invariato (quindi entrambi i mutui al tasso finale 1,50%) gli interessi sono uguali nel piano di ammortamento? Cordiali saluti.
Salve. Le proposte di mutuo a tasso fisso oggi sono ai ‘minimi storici’ con tassi che difficilmente saranno replicabili un domani, vista l’eccezionalità della situazione che ha condotto le banche a proporre un tasso fisso o variabile con lo stesso spread o quasi (altra situazione difficilmente individuabile nel passato remoto o più recente).
Riguardo al quesito però c’è un’informazione non chiara. Infatti lei specifica che Unicredit propone un tasso fisso all’1,50% e chiede se sia il caso di continuare o meno con il variabile che ha uno spread dell’1,50%. Da questo punto di vista basterebbe il semplice paragone per vedere che il tasso fisso (se finito) sarebbe comunque il più conveniente tra i due.
Quindi sorge il dubbio che anche il mutuo a tasso fisso a cui si riferisce abbia lo spread dell’1,50% più il tasso Eurirs corrispondente (anche se non ci sono informazioni sulla durata per poter individuare quello più appropriato).
Altra informazione che manca, fondamentale per poter optare per la miglior scelta, è che non si parla della durata del piano di ammortamento iniziale. L’impatto degli interessi, visto il piano di ammortamento alla francese, può essere praticamente ininfluente se si è davanti a una durata residua di 8-10 anni rispetto ad un mutuo originario di 25 o 30 anni. Il discorso cambia nel caso di un mutuo di durata decennale (o comunque ben al di sotto dei 20 anni).
Rimanendo sul generico, sicuramente nel futuro prossimo non sono previsti imminenti rialzi dei tassi, ma bisogna anche considerare che passare al tasso fisso già nel periodo attuale, pagando un leggero surplus sulla rata (sempre però facendo prima chiarezza sulla durata del muto residuo), è un investimento, rispetto a come saranno i tassi quando il variabile comincerà a risalire. Un vantaggio che si avrà solo anticipando un poco i tempi.