La mancanza di un reddito dimostrabile è una causa ostativa alla concessione di una qualsiasi forma di prestito, fatta eccezione del prestito d’onore e delle altre tipologie di finanziamento agevolato che puntano ad aiutare nella fase di creazione di un’attività. Tra le categorie più sacrificate, ci sono le casalinghe, che essendo senza busta paga si vedono precluse tante possibilità di accesso al credito. Nella maggioranza dei casi non si incontrano invece ostacoli insormontabili se si può presentare un garante che abbia un reddito soddisfacente.
Nei casi in cui è previsto un finanziamento erogabile anche alle casalinghe, non ci sono particolari problemi se si dovesse procedere online oppure in modo più tradizionale. Normalmente si tratta di acquisti fatti con televendite o canali di vendita a distanza. In queste ipotesi le somme erogate sono funzionali alla consegna di un bene acquistato (può essere previsto un anticipo che può arrivare anche fino alla metà del prezzo totale), e come “certificazioni” normalmente vengono richieste copie di bollette delle utenze principali, intestate a colei che fa richiesta del finanziamento. Il pagamento delle rate avviene molto spesso tramite l’uso di bollettini postali. Nel caso di finanziamenti online più canonici (che non contemplano veri e propri prestiti per casalinghe) come quelli offerti da Findomestic, Compass, ecc, trattandosi di persone che sono senza reddito non si ha alcuna possibilità di procedere oltre (e ciò vale tanto online che tradizionalmente) logicamente se si è senza garante.
Il fatto che le casalinghe siano senza busta paga (vedi anche Prestiti senza busta paga ), non significa che siano anche senza reddito, perché potrebbero essere titolari di rendite, o patrimoni immobiliari, legati a titoli e risparmi. Se si rientra in una situazione di questo tipo ci si deve rivolgere alla banca presso la quale avvengono accrediti di rendite, affitti, interessi ecc. E’ l’unico modo per ottenere delle condizioni discrete, dal punto di vista economico. Anche in questi casi può essere utile, ma non indispensabile, avvalersi di un garante che invece abbia una busta paga, oppure inserirlo come coobbligato.
Statisticamente le casalinghe sono più giovani dei loro consorti. Se si deve chiedere un finanziamento ma il titolare del reddito non può ottenerlo a causa della sua età (o dovrebbe sostenere una rata troppo alta perché il piano di ammortamento è obbligatoriamente breve), intestarlo al coniuge che è casalinga per porsi come garante, è un ottimo sistema per superare gli ostacoli dettati dall’età raggiunta, visto che per i garanti c’è una tolleranza che può arrivare a 5 anni in più (80 anni al posto dei 75 anni del finanziato).