Le richieste di prestito da 10000 euro sono usate soprattutto per sopperire a bisogni personali (quindi rientranti nel credito personale) o finalizzati all’acquisto di beni di elevato importo come nel caso di un’auto.
Si tratta di una cifra ampiamente usata per le spese di ristrutturazione, per opere di manutenzione straordinaria e, in alcuni casi, anche per quelle di tipo ordinario. Questa cifra viene inoltre fatta rientrare nei prestiti di medio o lungo termine, prevedendo raramente una durata di rimborso inferiore ai 5 anni (durata massima 10 anni).
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Così come accade per importi anche ridotti (come un prestito 5000 euro) o maggiori (fino a 75000 euro) per la banca (che si tratti di Unicredit, Findomestic, Compass o Ing Direct) o la finanziaria non è particolarmente importante che il richiedente sia con o senza busta paga.
E’ invece fondamentale che chi richiede il prestito abbia un reddito dimostrabile considerato sufficiente per il rimborso nel rapporto rata/reddito (eventualmente con l’ausilio di un garante o coobbligato).
Attenzione! A riguardo si è spesso condizionati da un rapporto intorno al 33% come impegno della rata sul reddito, considerati anche altri fattori a partire dagli impegni pregressi sul reddito stesso (anche oltre a finanziamenti già in corso).
Fondamentale anche una buona storia ‘creditizia’ con la finanziaria o banca scelta che potrà portare alla valutazione di percentuali più alte del 33% anche se per legge l’impiego totale non può superare il 50%.
N.B. Eventuali persone a carico fanno applicare coefficienti che riducono queste percentuali.
Oltre al limite rata/reddito ci sono anche dei limiti anagrafici, in quanto la normativa prevede che chi richiede un prestito debba essere maggiorenne, mentre l’età massima considerata dall’Istituto di credito scelto varia da un massimo di 75 anni fino a 90 anni (come nel caso dei prestiti Inpdap e di Bnl). Anche in questo caso bisogna controllare con attenzione se è specificato che l’età massima indicata è quella entro la quale si può richiedere il prestito (10000 euro o importi minori o maggiori non incidono in tal senso) oppure quella entro la quale bisogna aver completato la restituzione in funzione dell’ammortamento scelto.
L’aspetto della convenienza non può essere valutato fine a se stesso, poiché si devono considerare anche gli aspetti legati alla detrazione fiscale, come nel caso dei prestiti per ristrutturazione. Quindi una prima valutazione va fatta scegliendo la tipologia più adatta al tipo di spesa che si deve sostenere. Una volta definita la categoria dove si potranno trovare le risposte più adatte alle necessità, si dovrà fare una ricerca per individuare il prestito di 10000 euro con il tasso Taeg migliore (quindi comprensivo dei vari costi accessori).
Finita questa fase si deve scegliere quello che permette di affrontare con meno difficoltà i rimborsi, poiché non tutti i finanziamenti di pari importo possono essere rimborsati con la stessa durata. Ad esempio attualmente Findomestic prevede una durata che arriva a 120 rate per un prestito di 10000 euro.
Alcuni finanziamenti possono permettere di ottenere condizioni di assoluto favore, ma per un prestito di 10000 euro sperare in un tasso zero è praticamente impossibile. Il discorso cambia per quei finanziamenti che sono legati all’avvio dell’attività con incentivi statali o formule simili, dove il tasso zero ha praticamente sostituito, o in parte affiancato la formula del fondo perduto.
Il problema di questa tipologia di finanziamenti è che sono legati a specifici ambiti o attività, e che sono finalizzati a impieghi specifici. Inoltre bisogna possedere determinati requisiti per riuscire a ottenerli, e l’assegnazione avviene quasi sempre con adesione a specifici bandi.
Andiamo a proporre due esempi pratici, specificando subito che tali alternative sono proposte a mero titolo esplicativo dei numerosi finanziamenti in commercio:
Ad eccezione del Mini Prestito tutti i finanziamenti BancoPosta presentano 10000 euro come cifra richiedibile (per il prestito Acquisto Casa o Ristrutturazione è la cifra minima). Ricordiamo che con Poste Italiane il piano di ammortamento parte da due anni (3 anni in alcuni casi) mentre la durata massima varia a seconda del finanziamento (da 84 mesi a 120 mesi).
(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 28 marzo 2024)
La banca del gruppo Bnp Paribas offre questa cifra sia come finanziamento ‘tradizionale’ che con la cessione del quinto. Nel caso del prestito classico in base alla simulazione effettuata sul sito ufficiale la durata minima è pari a 18 mesi mentre quella massima arriva a 120.
(Fonte: sito ufficiale Findomestic – Data: 28 marzo 2024)
La richiesta di un prestito di 10000 euro è impegnativa sia come peso della rata da rimborsare e sia come durata del piano di ammortamento. Il discorso non cambia nel caso della richiesta della cessione del quinto, una tipologia di prestito che si presta anche alla richiesta di un importo di questo tipo, dove però il limite è dato dal rapporto rata e reddito del 20%, per cui non è detto che sia alla portata di tutti gli aventi diritto (pensionati e dipendenti pubblici o privati).
Prima di procedere è consigliato fare con attenzione il calcolo della sostenibilità della rata, usando gli appositi tool o facendosi aiutare da consulenti finanziari, per evitare di ritrovarsi in sofferenza.