Prestito con delega di pagamento: caratteristiche e requisiti

In seguito all’estensione del diritto di accesso alla cessione del quinto, oltre che alla platea dei dipendenti pubblici anche a quelli privati ed ai pensionati, si è avuto anche l’allargamento delle possibilità di accesso al prestito con delega di pagamento, anche se con delle restrizioni. Diciamo subito che si tratta di un prestito che ha bisogno di presupposti ben specifici per poterlo richiedere e serve per ottenere maggiore liquidità rispetto alla cessione del quinto.

Che cos’è, e le principali differenze dalla cessione

Così come avviene per la cessione del quinto, anche con il prestito con delega si hanno le seguenti condizioni:

  • il rapporto rata reddito non può eccedere un quinto dello stipendio per cui in aggiunta con quella della cessione in corso si arriva a due quinti complessivi. Proprio per questo tale tipologia di finanziamento può essere denominata cessione del doppio quinto oppure prestito con delega di pagamento;
  • coesistenza con le altre trattenute in busta paga, ma fino alla percentuale massima del 50% complessivo, calcolato sempre sullo stipendio netto (nel calcolo vanno considerati anche eventuali pignoramenti dello stipendio).

L’ammontare massimo concedibile dipende invece dall’età del richiedente, dalla durata del contratto di finanziamento (che al massimo può arrivare a 120 mensilità) e dall’importo dello stipendio netto mensile del richiedente. Il tutto entro la cifra massima che la banca o la finanziaria prevede di erogare (la cifra approssimativa maggiormente usata è rappresentata dai 50 mila euro).

Generalmente per le maggiori difficoltà che possono subentrare nel rimborsare una ‘doppia’ rata rispetto alla cessione del quinto e l’impossibilità (o quasi) di avere entrate straordinarie non si offre il prestito con delega ai pensionati. Il prestito con delega può essere richiesto logicamente solo se si ha già una cessione del quinto in corso mentre può essere richiesto anche se si hanno altri prestiti. Anzi può essere una valida alternativa da utilizzare come modalità di ‘consolidamento’ debiti già in corso.

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Invece le maggiori differenze rispetto alla cessione sono:

  1. Come già spiegato, l’impossibilità di richiesta del prestito con delega per i pensionati per la decisione degli enti pensionistici di non concedere una doppia trattenuta sulla pensione. Non vi rientra quindi la convenzione Inps (vedi anche Convenzione Inpdap), che riguarda solo la cessione della pensione;
  2. Limitazioni per le dimensioni delle aziende dei dipendenti privati (difficilmente le piccole imprese ottengono la copertura assicurativa per le polizze obbligatorie);
  3. Limitazione per i dipendenti statali e pubblici nel caso in cui l’amministrazione non ne preveda l’impiego;
  4. Valutazione anche del merito e non solo sul possesso dei requisiti richiesti da parte della finanziaria;
  5. Possibilità del datore di lavoro di rifiutarla (situazioni non previste con la cessione del quinto).

Si tratta quindi di una soluzione generalmente meno accessibile rispetto alla cessione con requisiti ulteriori rispetto alla solidità e assicurabilità dell’azienda ed allo salute del richiedente stesso.

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Rinnovo

Alla pari della cessione del quinto anche il prestito con delega offre la possibilità di un rinnovo anticipo rispetto alla scadenza contrattuale. Questa possibilità può però essere esercitata solo se sono già stati pagati i due quinti delle rate (120 mesi di piano di ammortamento). Inoltre sempre alla pari della cessione anche un prestito con delega quinquennale può essere trasformato in qualsiasi momento in decennale.

Esempi

Generalmente le banche e le finanziarie che erogano la cessione del quinto, ammettono anche le richieste di prestito con delega, anche se nella maggior parte dei casi sono adottate delle restrizioni (anche in funzione di quanto evidenziato poc’anzi). Degli esempi si hanno con:

  • Findomestic e Bnl, che prevedono accessibilità a dipendenti privati e pubblici (nel caso di convenzioni);
  • Ibl con caratteristiche molto simili a quelle praticate sulla cessione del quinto;
  • finanziarie come Figenpa o Mycredit, molto attive proprio per queste tipologie di prodotti.

Come già si può vedere da questo breve e non esaustivo elenco, ci possono essere possibilità di trovare questo tipo di finanziamento tanto presso le finanziarie specializzate nelle cessioni del quinto o del doppio quinto che presso le banche. Se si hanno situazioni al limite (per esempio per problemi di salute oppure per la tipologia o dimensione dell’azienda per la quale si lavora se si è un dipendente del settore privato), sono normalmente le finanziarie ha rappresentare la via più percorribile.

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In tutti i casi, non ci si deve fermare alle prime proposte ma si deve analizzare con calma non solo le condizioni economiche ma anche la flessibilità con le quali viene concesso il prestito con delega. Fondamentale è anche avere un buon rapporto con l’azienda per la quale si lavora. Ricordiamo infatti che, anche se la banca o la finanziaria hanno espresso parere positivo (così come la compagnia di assicurazione), può sempre arrivare il no del datore di lavoro e purtroppo non c’è modo di superare questa bocciatura che di fatto fa cadere tutto l’iter.

Stesso discorso anche per quanto riguarda le tempistiche che possono variare notevolmente in funzione dell’istituto di credito scelto. In base a quanto specificato ad esempio sul sito di Banca IBL tali tempistiche possono variare da 1 giorno ad una settimana per arrivare all’approvazione dal momento in cui viene fornita tutta la documentazione. A questo si aggiungono i tempi di erogazione veri e propri che possono toccare, sempre in base alla precedente fonte, i 30 gg.