Il prestito vitalizio ipotecario rientra nella categoria del prestito personale o di un mutuo? Data la presenza dell’ipoteca da iscrivere sull’immobile come garanzia rientra nei mutui ipotecari, anche se le finalità per le quali si richiede il prestito vitalizio con ipoteca lo rende praticamente nella sostanza un prestito personale.
Tutti coloro che sono proprietari di un immobile e che abbiano più di 60 anni. Non ha invece importanza il possesso di redditi, dal momento che il mutuatario non deve restituire le somme del mutuo che ha ottenuto con questa formula, che, invece, dovranno essere restituite dagli eredi, alla morte del mutuatario stesso.
La banca, sulla base di una perizia, fatta da un proprio incaricato, concede una somma che è pari ad una percentuale che varia da un minimo, che si aggira intorno al 15%, fino ad un massimo normalmente di poco superiore al 50%. Le percentuali salgono all’aumentare dell’età del mutuatario, il quale disporrà delle somme ottenute come crede.
Con il contratto, il proprietario dell’immobile, dà mandato a vendere (del quale la banca si avvarrà qualora non ci siano eredi, o questi non procedano alla restituzione della somma prestata e di tutti gli interessi maturati) e si impegna a far iscrivere l’ipoteca sull’immobile. Normalmente la banca eroga le somme sul conto corrente del mutuatario ma le rende indisponibili fino a quando non ha ottenuto la prova dell’avvenuta registrazione dell’ipoteca a garanzia.
Da un punto di vista economico no, poiché è ammessa la capitalizzazione degli interessi maturati durante il periodo che intercorre dall’erogazione del mutuo a quello in cui gli eredi sono chiamati a rimborsarlo, su base annua, con la maturazione degli interessi sugli interessi (ovvero qui l’anatocismo bancario è perfettamente legale).
Gli eredi che vogliono riscattare l’immobile devono saldare l’intera somma (capitale più interessi maturati) in una sola soluzione, per cui devono disporre delle somme necessarie, oppure possono accedere un mutuo. Tecnicamente le spese legate all’erogazione del mutuo sono a carico del mutuatario, ma sono detratte dalla cifra erogata al momento della concessione delle somme pattuite. E’ possibile per il mutuatario procedere all’estinzione di questo mutuo atipico (in quanto non è previsto un piano di ammortamento con una durata prestabilita), sfruttando l’estinzione anticipata e facendosi carico del pagamento della penale di estinzione.
Si tratta di una forma non ancora molto diffusa tra gli istituti di credito. Molte banche, anche grandi, ancora non hanno creato un prodotto ad hoc (come Unicredit, Bnl, mentre Deutsche Bank ne ha sospeso l’erogazione, ecc). Tra le banche che lo prevedono come prodotto c’è mps, che finanzia al massimo fino a 200 mila euro, con percentuali di copertura che oscillano tra il 16% ed il 50% del valore dell’immobile.