Domanda

Buongiorno,
dovrei stipulare un mutuo ma la banca mi dice che per il rapporto rata reddito non ci rientro.
Nel 2014 il mio reddito netto era di € 1.150,00 per 12 mensilità, da dicembre 2014 (dopo una promozione) il mio reddito netto è pari ad € 1.300,00 per 14 mensilità. Il valore dell’immobile è di 93.500 ed io ho richiesto 63.000 euro per una rata (tasso fisso) di € 287,00 per 25 anni.
E’ possibile? Devo avere un garante?

Cordiali saluti

Risposta

Su un reddito di 1300 euro al mese, più tredicesima e quattordicesima, il rapporto rata reddito del mutuo, supera i 400 euro mensili, ma oltre a questo parametro la banca prende in considerazione anche altri fattori, che tutti insieme confluiscono all’interno del “credit scoring”.

Per questa ragione è possibile che per la banca una rata nettamente inferiore alla soglia del 33% sia comunque troppo elevata per non andare incontro a rischi di insolvenza nel rimborso delle rate. Poi c’è anche da considerare qualche altro aspetto che non è menzionato. Ad esempio lei ha persone (coniuge, genitori, figli, ecc) a carico? In tal caso la capacità reddituale che la banca prende in considerazione per il pagamento della rata si abbassa, per cui non si baserà più sui 1300 euro netti, ma su una cifra minore decurtata di quote prestabilite.

Inoltre il reddito è in parte composto da straordinari? Perché anche in questo caso sono applicati coefficienti che ne riducono la portata, non avendo carattere costante, ma essendo contingenti alle situazioni (un problema molto sentito soprattutto da coloro che lavorano di notte). Poi si deve anche controllare se lei ha in corso finanziamenti, anche solo come garante di qualcun altro: la somma per cui lei garantisce non è infatti “disponibile” per la valutazione dell’erogazione di un mutuo, perché mese dopo mese si potrebbe trovare nella situazione di dover rimborsare quanto non pagato dalla persona garantita.

Poi bisogna valutare la sua storia creditizia: chi non ha mai avuto prestiti è una vera e propria incognita, per cui la banca diventa ancora più severa nel giudizio. Ed infine c’è anche da considerare l’Istituto di credito: di che banca si tratta? Persino le grandi banche, come ad esempio Bnl, Unicredit, Deutsche Bank e Intesa Sanpaolo hanno politiche di valutazione estremamente differenti. Quindi ha due alternative: o si rivolge a una banca con una politica di erogazione meno severa (parametri meno stringenti applicati sulle varie voci del credit scoring), oppure dovrà inserire un garante.