Le condizioni personali ed economiche per le quali è stato stipulato un mutuo possono cambiare nettamente nell’arco di un lungo periodo. Vediamo quindi come e quando si può procedere alla rinegoziazione dei mutui UniCredit.
Per prima cosa facciamo una precisazione: la rinegoziazione è una possibilità che hanno i mutuatari ma che in determinate condizioni anche la banca può intraprendere. Tuttavia, in entrambi i casi, perché tale procedura possa concretizzarsi è necessario che sia il mutuatario che la banca erogante trovino un accordo, che viene reso ufficiale tramite una scrittura privata.
Da un punto di vista formale con la rinegoziazione non si verifica nessuna modifica al contratto originale, al quale verrà appunto allegata questa scrittura. Questo ci permette di capire il perché non esista un modulo ufficiale sul sito UniCredit con il quale ‘richiedere’ la rinegoziazione. Chi vorrà procedere dovrà rivolgersi direttamente alla banca, valutare quali sono i margini di una trattativa, e quindi decidere se proseguire oppure se cercare altre strade, come quella della surroga.
Ma attenzione: ricordiamo che quest’ultima opportunità rappresenta una soluzione che porta a doversi rivolgere a un’altra banca, e a dover effettuare un iter di valutazione della propria condizione economica e reddituale, come se si accendesse un mutuo ex novo (che effettivamente è ciò che accadrà).
Queste premesse sono necessarie per permetterci di capire che, nonostante le dimensioni di un grande gruppo bancario come nel caso dell’istituto di credito milanese, anche nella rinegoziazione dei mutui Unicredit non c’è una procedura standard che si può sfruttare a monte, partendo appunto dalla presentazione di un modulo per avviare la procedura.
Il primo passo da fare è invece quello di dialogare con la propria filiale. Qui si dovrà capire quali sono i margini per la trattativa, perché rinegoziare vuole dire proprio questo: trattare per modificare alcune condizioni del contratto.
Dopo questo primo dialogo, dove si dovranno rendere certi e chiari gli aspetti che si vogliono cambiare (per esempio passare da un tasso variabile al fisso, modificare la durata, ecc), si dovrà anche dare le relative motivazioni e gli obiettivi che si devono/possono o vogliono raggiungere. Per esempio se la propria è una necessità dettata dal fatto che si fa fatica a rimborsare le rate, si deve dire apertamente che senza arrivare a rate più basse, tramite un allungamento del piano di ammortamento si rischia di non essere più puntuali. Se invece la ragione è che vogliamo pagare meno interessi, allora si dovrà dire chiaramente che se non si ottiene la rinegoziazione si procederà con la surroga (dopo aver fatto una ricognizione con quello che c’è sul mercato).
Dopo questo scambio di obiettivi e pareri (è importante stare a sentire i limiti che il consulente dirà di dover rispettare e che non sono negoziabili) se c’è il margine per andare avanti, si passerà a uno scambio di e-mail o raccomandate. La procedura deve infatti essere tracciabile e quindi gli scambi verbali e telefonici non sono utili.
In questa fase potrà essere indicato anche un ‘testo tipo’ di richiesta che comunque non è vincolante. Con tale documento è semplicemente importante che la volontà di una rinegoziazione sia ben chiara e specificata. Ribadiamo ancora una volta, in quest’ambito non c’è una soluzione valida ovunque, ma tutto dipende dalle scelte interne della filiale Unicredit con la quale è stato stipulato il mutuo e con la quale ora ci dobbiamo interfacciare.
Se sarà trovato l’accordo si dovrà arrivare a una scrittura privata, che dovrà riportare nei contenuti ciò che è stato oggetto della negoziazione e che sarà modificabile perché approvato da entrambe le parti. La scrittura privata andrà firmata dal mutuatario e della banca e le modifiche diventeranno operative dalla data ed entro i termini riportati nella scrittura stessa.
La possibilità di rinegoziazione i mutui con Unicredit c’è, in quanto è prevista dalla legge così come per gli altri contratti o le altre banche. Tuttavia si tratta di una richiesta che va accettata da entrambe le parti, e non assicura che si arrivi quindi a un accordo condiviso. Il fallimento di una richiesta di rinegoziazione comunque non preclude altre strade, potendo anche procedere con una surroga.
Tra le altre cose vediamo che questa banca è tra quelle che ha cercato di rendere la propria esperienza sul territorio anche un po più smart, per esempio con l’adozione del simulatore presente sul sito (il calcola rata). Detto questo, come si può ben vedere dal sito ufficiale, il simulatore non contempla ipotesi e calcoli per una possibile rinegoziazione. Ciò è un’altra indicazione che rende assolutamente fondamentale il rapporto che si ha con la propria filiale Unicredit.
Tra le altre cose, in una fase delicata e incerta come la rinegoziazione, proprio un buon rapporto con la propria filiale può fare la differenza rendendo la strada in discesa soprattutto per gli utenti che storicamente sono considerati dei buoni clienti.