La surroga del mutuo di Poste Italiane, passa, così come per l’acquisto, attraverso il Mutuo Pratico, che vede Bancoposta come collocatore, mentre l’Istituto di credito erogante (e quindi è anche quello che decide sull’ammissibilità delle richieste) si conferma Deutsche Bank. Il Mutuo Pratico può essere usato tanto per la surroga, quanto per la sostituzione più liquidità nuova (con un tetto massimo di 25 mila euro, oltre a quello imposto dal LTV e le ovvie differenze che si hanno sul costo complessivo dell’operazione dovute alle spese accessorie), con condizioni che si discostano leggermente dalla finalità di acquisto.
Anche a causa del ruolo da intermediario svolto da Poste Italiane, non c’è la possibilità di richiedere il calcolo del preventivo on line, ma si deve prendere un appuntamento presso un ufficio postale che provvede anche si servizi finanziari (vedi anche Prestiti postali), e farsi fare un check up del proprio mutuo, confrontare le condizioni applicate con quello eventualmente surrogato, e successivamente munirsi di tutta la documentazione necessaria richiesta per procedere alla valutazione della pratica e fattibilità reale della richiesta (vedi anche Tassi mutuo Bancoposta).
Non ci sono grandi limiti da rispettare, se non tre: il primo è che per il mutuo già in corso debbano essere passati almeno 12 mesi dalla data di stipula, mentre per il secondo è che il tetto massimo surrogabile non sia superiore all’80% del valore dell’immobile e comunque entro la cifra di mutuo da traslocare. Infine, per la terza, è previsto una soglia minima di 50 mila euro. Una volta fatta la richiesta, e consegnati tutti i documenti richiesti, il grosso dell’iter proseguirà in modo quasi del tutto automatico, mettendo le due banche in comunicazione tra loro.
Da un punto di vista meramente economico, il vantaggio principale sta nell’applicazione di uno spread sempre uguale, sia che si scelga il mutuo a tasso fisso, che a tasso variabile, o addirittura misto. Inoltre, coloro che vogliono anche l’uso di una carta di credito beneficeranno di uno sconto sul canone annuale della stessa, che sarà pari a zero per tutta la durata del mutuo, il quale, al massimo, può arrivare a 30 anni. Quindi se si è ancora nella fase in cui ci si sta domandando se conviene oppure no, si può prendere in considerazione anche questo piccolo, ma gradito plus.
Lo spread non è tra i più bassi del mercato, inoltre c’è da considerare la differenza di costo rilevante a seconda che si scelga la ‘semplice’ surroga rispetto alla sostituzione più liquidità, ma di contro si ha la libertà di poter scegliere tra un fisso o un variabile senza imbattersi sugli spread maggiorati che mediamente vengono ‘attaccati’ proprio alle forme di finanziamento “più sicure” e stabili.