Dopo l’assorbimento dell’ Inpdap da parte dell’ Inps (medi anche Condizioni mutui Inps) non ci sono stati dei sostanziali cambiamenti per il comparto dei finanziamenti che l’ente dei dipendenti della pubblica amministrazione erogava grazie al fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Non a caso il Regolamento approvato nel 2011 è rimasto a tutt’oggi in vigore, e lo stesso vale per la sezione dei mutui, anche se a livello di tassi sono subentrate delle novità, dettate dai cambiamenti del mercato stesso, rivolte principalmente alla prima casa.
Come accennato, da un punto di vista meramente formale e per i requisiti necessari, non ci sono state sostanziali modifiche, per cui rimane la grande convenienza di cui usufruiscono coloro che ne possono fare domanda. Sicuramente è arrivata come un’ottima notizia la decisione di adeguare in modo automatico, a partire dal 1 luglio 2015, il tasso fisso del mutuo Inpdap, che è stato portato al 2,95%.
Bisogna concentrarsi proprio sull’applicazione “automatica” del nuovo tasso in quanto il beneficio non ha coinvolto solo coloro che avevano richieste di mutuo che ancora non si erano concluse giungendo alla loro approvazione, ma l’abbassamento del tasso si applica, da tale data, anche ai mutui già in essere indipendentemente dalla data di stipula, e dalla durata residua del piano di ammortamento.
Ma attenzione, perché ciò non significa che si tratta di un adeguamento retroattivo, poiché gli interessi già pagati al precedente tasso non prevedono alcuna forma di conguaglio.
Quando si verificano degli adeguamenti del tasso di un mutuo Inpdap migliorativi rispetto alla situazione preesistente, chi ne beneficia (e in questo caso si tratta del mutuatario), non deve fare assolutamente nulla. Deve agire, dando opportuna comunicazione, invece chi, per proprie ragioni strettamente personali, non ha intenzione di ottenere la riduzione del tasso stesso (vedi anche Prestiti Inpdap).
E solo a questo scopo, e per questa ragione, ai mutuatari Inpdap è stata data comunicazione dell’avvenuto abbassamento del tasso fisso. Ovviamente visti i tassi correnti, e focalizzando l’attenzione sul fatto che si tratta di un tasso fisso finito, sarebbe veramente poco ragionevole ed economicamente del tutto sbagliato non approfittarne.