Per usufruire delle agevolazioni fiscali, fino alle novità introdotte con la legge di stabilità 2016, per prima cosa bisognava vendere la casa già di proprietà, per poi procedere al riacquisto. Quest’ultimo doveva avvenire entro un anno dall’alienazione del precedente immobile nel caso la vendita fosse avvenuta entro 5 anni dalla compravendita dello stesso.
Ora non sarà più necessario provvedere ad una vendita velocemente, rinunciando anche ad una percentuale sul possibile guadagno abbassando il prezzo, perché si potrà acquistare subito (la norma però durerà solo per qualche anno, ha quindi carattere provvisorio) per poi vendere successivamente, purché entro un anno dall’acquisto, sempre usufruendo delle agevolazioni prima casa .
Fatta questa doverosa premessa, non rimane che valutare quali siano le alternative che possono garantire un iter di vendita veloce, remunerativo e sicuro, scegliendo in primis se procedere privatamente (quindi senza agenzia) oppure tramite l’aiuto di intermediari (vedi anche Tasse vendita casa ).
Le principali difficoltà non riguardano certo la possibile ‘visibilità’, dato che esistono numerosi siti che consentono la pubblicazione di annunci online, con un ottimo impatto sulla platea dei possibili interessati.
Ciò nonostante si hanno due effetti negativi: il primo è dovuto al fatto che la maggioranza di coloro che chiameranno sono semplicemente “curiosi” e quindi non realmente interessati (magari desiderosi di farsi un’idea del possibile costo di un appartamento con determinate caratteristiche e in una determinata zona). L’altro effetto indesiderato è invece dovuto alle difficoltà di scremare e organizzare sia i contatti che le visite.
Inoltre l’annuncio di vendita non si basa su un prezzo “reale” di mercato, ma spesso è falsato dal valore attribuito affettivamente o in funzione di specifiche necessità, rischiando di essere sovra o sotto stimato e, di conseguenza, potendo avere un impatto molto negativo almeno sui tempi di reale vendita dell’immobile. Come ultimo aspetto non si può non considerare il fatto che un compratore che vuole sentirsi realmente tutelato, con elevata probabilità passerà tramite un’agenzia (si tratta tra l’altro di coloro che hanno un livello di reale interesse ad acquistare maggiore rispetto agli altri).
Quindi se si sceglie questa via si devono considerare tutti questi aspetti, ed eventualmente valutare che “prezzo” dare a quelli negativi, soprattutto in funzione del numero sempre crescente di agenzie immobiliari che rinuncia alla provvigione da parte del venditore.
Tutta la parte di prevalutazione e precontatto, compresa quella che riguarda la pubblicità degli annunci spetta all’agenzia scelta (su internet, carta, tramite locandine, ecc). La conoscenza del mercato immobiliare permette inoltre di rivolgersi in maniera più diretta e soddisfacente anche a potenziali interessati ‘particolari’ grazie ad appositi canali come quelli ad esempio pensati per vendere casa ai russi e ai cinesi (che sono entrambi dei grandi investitori in un momento di crisi immobiliare). Infine c’è l’organizzazione degli appuntamenti che spetta unicamente agli agenti immobiliari.
Se ciò che spinge a vendere privatamente è il risparmio, allora non rappresenta certo l’alternativa più valida. Meglio trovare un accordo che sappia dare il giusto valore a quello che deve essere un reale “plus” offerto e garantito.